Un centro tecnologico spagnolo cerca un partner focalizzato sulla produzione di biofertilizzanti o biofumiganti; un’azienda agricola o alimentare che generi sottoprodotti; un’azienda agricola in grado di convalidare i risultati per presentare una proposta nell’ambito di HORIZON-CL6 (POD ref: RDRES20230318001)

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Questo centro tecnologico spagnolo è un’associazione di ricerca privata senza scopo di lucro. È integrato da 120 aziende e lavora ogni anno per più di 500 industrie. Lavora a progetti europei dal 1995, nell’ambito di programmi come Euromanagement, Life, Erasmus, FP6, FP7, H2020, Horizon Europe, Interreg e Europeaid. Il partenariato che sta costituendo per questa call è finalizzato a trovare una soluzione per la protezione dei suoli agricoli. E’ necessario trovare alternative non chimiche che si adattino alle caratteristiche agroecologiche di ciascun territorio. Tra le alternative studiate per il controllo dei patogeni del suolo c’è l’applicazione al terreno di materia organica residua di diversa origine, anche vegetale, e l’utilizzo di strategie di biodisinfezione o biosolarizzazione. Dopo la disintegrazione nel terreno, si dice che migliorino i raccolti regolando le popolazioni di nematodi, patogeni fungini ed erbe infestanti. In questo modo, si intende migliorare alcuni criteri, attualmente in fase di sviluppo, sull’eliminazione di questi fitopatogeni e sui criteri di miglioramento del suolo, associati all’applicazione di ammendanti o metaboliti prodotti dalle piante.

Il progetto euBIOGROWTH mira alla riduzione, al riutilizzo e alla valorizzazione di sottoprodotti provenienti dall’industria agroalimentare per lo sviluppo di estratti con potenzialità di miglioramento della produttività agricola. Considera tre fasi di esecuzione per l’attuazione del concetto di economia circolare nelle industrie agroalimentari con proprie aree di produzione agricola e commercializzazione di prodotti freschi e trasformati:
• Fase 1. Ottenere ingredienti funzionali per lo sviluppo di alimenti con proprietà antiossidanti e antimicrobiche da sottoprodotti generati nell’industria agroalimentare.
• Fase 2. Ottenere estratti vegetali dalla Fase 1 per testare l’azione biofumigante della combinazione di estratti ottenuti e ridurre l’uso di biodisinfettanti chimici, sempre più limitati nel mercato.
• Fase 3. Con il residuo ottenuto nella Fase 2 determinare l’azione del biofertilizzante sulle principali colture da selezionare.

L’obiettivo è quello fornire un esempio di economia circolare applicata al settore agroalimentare europeo a favore dello sviluppo sostenibile, senza perdere, nello stesso tempo, redditività nel processo. Il centro tecnologico cerca un partner focalizzato sulla produzione di biofertilizzanti o biofumiganti; un’azienda agricola o alimentare che generi sottoprodotti; un’azienda agricola in grado di validare i risultati.

Il progetto sarà presentato nell’ambito della call HORIZON-CL6-2023-FARM2FORK-01-7, programma Horizon Europe, con deadline il 12 aprile 2023.

L’impatto previsto del progetto si manifesterà in un aumento della competitività del settore europeo della produzione ortofrutticola, anticipando l’adeguamento delle colture ai nuovi requisiti di salute pubblica europei e consentendo di adeguarsi al rispetto delle normative dell’Unione Europea e raccomandazioni sulla sostenibilità ambientale, soprattutto nelle aree di intensificazione agricola. L’impatto dell’innovazione sulla salute alimentare, sull’agricoltura e sull’ambiente è legato alla riduzione dei prodotti di sintesi, in linea con la linea seguita dall’Unione Europea in materia ambientale. L’obiettivo è ripristinare la salute del suolo e delle colture incorporando metaboliti in grado non solo di ridurre l’incidenza di fitopatogeni nelle colture principali, ma anche di migliorarne le rese produttive. La proposta è altamente innovativa e ambiziosa in quanto prevede la totale gestione e utilizzo degli estratti ottenuti nell’intera linea di produzione nell’ambito di un’economia circolare. In termini di impatto tecnologico è da segnalare l’utilizzo di metaboliti ottenuti da sottoprodotti vegetali come quelli delle crucifere, degli agrumi, degli oliveti, ecc., che minimizzano i rischi in quanto di origine vegetale.

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