Il brevetto unitario: novità, vantaggi e limiti

Il brevetto unitario
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Cosa è il brevetto unitario?

Il 1 giugno 2023 è entrato in vigore il brevetto unitario (brevetto europeo con effetto unitario). Questo nuovo tipo di brevetto viene rilasciato dall’Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO) e consente di ottenere, contemporaneamente, la protezione brevettuale nei 17 paesi UE che hanno ratificato l’Accordo sul Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB). Ciò è possibile a fronte del pagamento di un’unica tassa di rinnovo direttamente all’EPO. Il nuovo sistema brevettuale consentirà alle imprese di proteggere le loro innovazioni in Europa e sfruttare gli assett di proprietà intellettuale in modo più semplice e più agevole. Il brevetto unitario non sostituisce il sistema brevettuale europeo esistente, ma si pone ad esso in posizione di complementarietà. Gli utenti non saranno cioè obbligati a scegliere la nuova opzione disponibile.

Come si pone rispetto al sistema brevettuale esistente?

Come evidenziato nell’epilogo del precedente paragrafo, il brevetto unitario non sostituisce il sistema brevettuale europeo esistente. Ciò significa che gli utenti avranno la libertà di:

  • scegliere se convalidare il proprio brevetto europeo in uno o più Stati Contraenti EPC;
  • optare per la scelta del brevetto unitario;
  • combinare il nuovo sistema con quello già esistente. In questo caso, oltre al Brevetto Unitario convalideranno il brevetto europeo in altri Stati EPC (European Patent Organisation) che non abbiano aderito al nuovo sistema.

 

Qual è il principale elemento di novità connesso al brevetto unitario?

Dal 1970, l’EPO ha messo a disposizione degli utenti un’unica procedura centralizzata per la concessione dei brevetti in Europa. Si tratta del cosiddetto brevetto europeo, ottenuto a seguito di una procedura di concessione centralizzata avviata con il deposito della domanda di brevetto in inglese, francese o tedesco. Come esito della procedura, il titolare del brevetto può ottenere la tutela brevettuale in diversi  Paesi. In particolare, il titolare del brevetti può ottenere, nei Paesi designati, i medesimi diritti che deriverebbero da un brevetto nazionale ottenuto presso quegli stessi Stati. Questo implica, però, che il titolare del brevetto europeo dovrà mantenere il brevetto in ogni Stato designato. Ovviamente si tratta di un processo che può diventare oneroso e complicato.

Il brevetto unitario consente di colmare questa lacuna. Gli utenti potranno ora usufruire di una procedura centralizzata anche nella fase successiva alla concessione. Infatti, non è più prevista la convalida del brevetto europeo in diversi Stati singolarmente. In altri termini, i titolari otterranno un brevetto unitario depositando un’unica richiesta presso l’EPO. L’organismo fungerà da sportello unico responsabile anche della gestione centralizzata del Brevetto Unitario e dei relativi pagamenti.  In altri termini, su una procedura centralizzata della fase precedente alla concessione – aspetto già riscontrabile nel brevetto europeo – si è andata ad innestare una procedura centralizzata anche nella fase successiva alla concessione.

 

Quali sono i vantaggi connessi al brevetto unitario?

Come evidenziato nel comunicato stampa della Commissione Europea del 1 giugno 2023, i principali vantaggi del nuovo sistema sono:

  • riduzione dei costi per la protezione del brevetto.  Il nuovo sistema abbatte i costi per proteggere i brevetti negli Stati membri partecipanti. L’utente non dovrà più ricorrere alle più onerose procedure nazionali di convalida e rinnovo in ciascun paese dell’UE. Un brevetto unitario costerà meno di 5 000 € in tasse di rinnovo nell’arco di 10 anni, invece dell’attuale livello di circa 29 000 € per il rinnovo negli Stati membri partecipanti.
  • sportello unico per la registrazione dei brevetto. Ciò ridurrà i tempi e i costi necessari per ottenere la tutela brevettuale in più Paesi dell’UE;
  • protezione uniforme dei brevetti nei paesi dell’UE partecipanti. Infatti, il brevetto unitario offre una protezione uniforme nei 17 Stati membri partecipanti.
  • maggiore certezza giuridica nel rispetto dei brevetti. Dal 1 giugno è entrato in vigore anche Il nuovo tribunale unificato dei brevetti (TUB). Questo faciliterà il trattamento delle controversie sui brevetti e  contribuirà al consolidamento di un orientamento giurisprudenziale unitario, più coerente e prevedibile.
  • stimolo all’innovazione, competitività e crescita economica. Gli inventori e le imprese avranno a disposizione un percorso più efficiente per la protezione della proprietà intellettuale nell’UE. Ciò stimolerà l’innovazione, la competitività e la crescita economica.  Nello stesso tempo contribuirà ad attrarre investimenti esteri nell’UE.

 

Quali sono i limiti del nuovo sistema? Come superarli?

Per completezza si procede ad un’analisi di quelli che potrebbero essere i limiti connessi al nuovo sistema. Innanzitutto, la nuova opzione disponibile potrebbe generare un elemento di incertezza nella definizione della strategia di protezione della proprietà intellettuale. Ciò ovviamente è più accentuato nel caso in cui non si disponga di una conoscenza adeguata del sistema brevettuale. Questo limite è facilmente superabile facendosi affiancare da esperti nella definizione della propria strategia brevettuale.

Inoltre, al momento non hanno aderito molti Stati.  Precisamente, al sistema hanno aderito i 17 Stati che hanno ratificato l’Accordo TUB (qui la lista dei Paesi). Tuttavia, in futuro la partecipazione è aperta ad altri Stati membri e di conseguenza l’ambito territoriale potrebbe estendersi a tutti i Paesi membri dell’UE.

Dalla sezione dedicata del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, è possibile accedere non solo alla lista dei 17 Paesi ma anche alle diverse fonti legislative, a materiale informativo etc…

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